Mangiare cibi scaduti? Qualche volta si può!

 In News, Ricambi in cucina

alimenti-660x350Siete ossessionati dalla data di scadenza dei cibi? Fate bene a tenere gli occhi aperti. Tuttavia dovete sapere che tanti sono i prodotti che si conservano integri per un certo periodo di tempo dopo la data di scadenza. Anche per questo, nei supermercati, si trova spesso un angolo dedicato agli alimenti a scadenza imminente. Mentre a Copenaghen, addirittura, è stato di recente inaugurato un supermercato che vende unicamente cibi scaduti.  

Vi ricordiamo che la normativa europea distingue la dicitura “da consumarsi entro”, riservata ad alimenti freschi e ad alta deperibilità, dalla dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”, indicata su prodotti che – dopo la scadenza – più che causare danni alla salute si limitano a perdere alcune proprietà organolettiche. E ancora, per i prodotti alimentari conservabili dai 3 ai 18 mesi basta indicare mese e anno di scadenza, e per quelli conservabili per un periodo superiore ai 18 mesi è sufficiente scrivere l’anno. Per evitare gli sprechi e risparmiare sulla spesa, vi indichiamo oggi alcuni cibi che si possono consumare oltre la scadenza. Il tonno in scatola, che è tra i più durevoli (5 anni), si può mangiare fino a qualche mese dopo la scadenza indicata sulla confezione. Stessa cosa vale per i prodotti surgelati. Un paio di mesi di margine si possono considerare per le bibite (conservate in luogo fresco) e la pasta secca. Mentre per sottoli e sottaceti si consigliano 1-2 mesi. Fino a 6-8 mesi può resistere l’olio, se di buona qualità.

Per quanto riguarda invece prodotti secchi come biscotti e crackers, dopo la scadenza questi potrebbero perdere aroma e fragranza, ma non dovrebbero Latte-e-formaggidanneggiare la salute. Anche i formaggi stagionati si possono consumare senza problemi ben oltre la scadenza, rimuovendo eventuali parti ricoperte da muffa. Lo yogurt si può mangiare fino a una settimana dopo la data indicata, anche se presenterà minori proprietà nutritive. La pasta fresca, invece, deve essere cucinata al massimo dopo 5-6 giorni dalla scadenza. I sughi fatti in casa si possono conservare in frigo per 8-10 giorni, mentre quelli pronti possono essere utilizzati fino a 1-2 mesi dopo la scadenza. Quanto a dolci confezionati come panettoni, pandori e colombe, si possono consumare entro un paio di settimane dalla scadenza, anche se perderanno in fragranza e morbidezza.

Discorso a parte meritano i prodotti freschi. L’insalata in busta, ad esempio, deve essere mangiata il prima possibile, anche anteriormente alla data di scadenza, in quanto presenta un’alta deperibilità. Anche gli affettati, i formaggi freschi, il latte e i succhi di frutta andrebbero consumati più freschi possibile, e comunque non oltre la data stabilita. Questi alcuni dei principali suggerimenti per imparare a guardare oltre la scadenza fissata dalle etichette dei prodotti. Naturalmente c’è una regola che resta sempre valida: che sia scaduto o meno, controllate l’aspetto e l’odore dell’alimento prima di addentarlo!

 

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